In questi giorni è in discussione una sanatoria che potrebbe estendere il termine ultimo per saldare tutte le cartelle esattoriali che non siete riusciti a pagare entro i termini prestabiliti.
Non hai fatto in tempo a saldare le cartelle esattoriali e ora temi che ci possano essere ripercussioni. Il Governo in questi giorni potrebbe però porre rimedio a questa situazione: è in discussione infatti un emendamento al decreto Milleproroghe, in esame presso le commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera, che estenderebbe il termine ultimo entro cui pagare le cartelle esattoriali. Cosa sapere e perché potremmo tirare un sospiro di sollievo.
Rottamazione cartelle esattoriale: in discussione l’estensione del periodo per saldarle
Le mini-proroghe per saldare le cartelle erano fissate al 18 dicembre 2023. Per chi, però, non avesse fatto in tempo, una sanatoria attualmente in discussione potrebbe estendere il periodo all’autunno 2024.
Anche se le ultime due rate erano quindi fissate allo scorso anno, qualora l’emendamento in esame in questi giorni fosse approvato, chi non ha saldato le cartelle esattoriali entro il 18 dicembre 2023 potrebbe avere tempo fino al 31 ottobre e 30 novembre 2024, versando le due date rimaste. Il provvedimento verrebbe inoltre in aiuto di persone particolarmente in difficoltà, come per i contribuenti residenti nelle zone dell’Emilia-Romagna, colpite dalle alluvioni a maggio 2023.
Il provvedimento mira a riportare nelle casse dello Stato. Secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenuto a Telefisco 2024, al 31 dicembre 2023 il magazzino della Riscossione contava “oltre 1.206,6 miliardi di euro, con circa 163 milioni di cartelle e avvisi di accertamento e 22,4 milioni di contribuenti”.
Come saldare le cartelle rimaste
Quanto alle modalità, rimarranno invariate. Si potranno saldare le cartelle esattoriali in diversi modi, scaricando sul sito dell’Agenzia delle Entrate i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute. In banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, oppure con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa.