Canone Rai, arriva la svolta. La tassa più odiata dagli italiani secondo le recenti statistiche ISTAT potrebbe presto sparire: i dettagli.
Mamma Rai alle prese con i capricci dei suoi “figli”. Gli italiani non vogliono pagare il canone, lo conferma l’ISTAT tramite un recente sondaggio. Questa è la tassa più odiata dai cittadini dello Stivale: le imposte non stanno simpatiche a nessuno e questo è chiaro da tempo, anche grazie alla quantità in aumento dell’economia sommersa.
Tradotto vuol dire che, se chi non paga le imposte iniziasse a pagarle regolarmente, avremmo risultati migliori nei servizi e nella resa delle risorse presenti sul territorio. Oltre la spicciola questione economica, gli utenti non sopportano dover pagare un’imposta di sostentamento quando la televisione pubblica gode anche delle pubblicità.
Canone Rai, una tassa che non piace
Gli esperti potrebbero obiettare asserendo che le sponsorizzazioni pagano una parte delle spese, la restante tocca agli abbonati. Senza contare che la quota annuale televisiva, per gli italiani, è la più bassa d’Europa a confronto. Non basta neanche questo a convincere gli scettici. Infatti un punto del PNRR – piano di ripresa e resilienza che dovrà essere attuato per ricevere i fondi garantiti – riguarda proprio l’abolizione del canone.
In primis è stato chiesto di eliminare l’imposta dalle bollette elettriche, si era pensato addirittura di inserirla nei piani tariffari del telefono. Poi, però, sarebbe stato un sopruso perchè c’è chi è esente che si sarebbe trovato ugualmente ad avere a che fare con delle spese che non gli competono. In definitiva: chi lo paga il canone?
Quando potrebbe sparire
Attualmente 7,3 milioni di persone. Meno 164mila utenti che sono gli Over 75 con un reddito annuo non superiore a 8000 euro. In percentuale appena il 2,2% della popolazione. Una cifra irrisoria che non sposta nulla a fronte del mancato gettito di 11 milioni. Successivamente si mira a eliminare interamente la tassa: percorso che necessita di qualche anno. Il Governo ha optato per una decrescita graduale. Nell’arco di 5 anni dovrebbe sparire completamente.
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Gli italiani hanno già cominciato a fare il conto alla rovescia: nel 2024 l’importo toccherà i 70 euro anziché i 90 dell’anno scorso. Un’entrata inferiore che causerà ammanchi nelle casse dello Stato per 430 milioni. Secondo le stime del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel 2027 il canone Rai potrebbe andare in pensione e con lui un pezzo di vita che dura dal febbraio 1938 in contemporanea alla messa in onda delle prime trasmissioni radiofoniche. “La Rai Radiotelevisione Italiana non vi lascia mai”, ma il canone sì.
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